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CAVAD
IL
SEGNO E LA TRACCIA NELLA CULTURA : IL CAVALLO, IL GIGANTE, LE QUATTRO
STAGIONI.
“IL
segno è ciò che ci permette di far conoscere, di prevedere
qualcosa:
qualsiasi
manifestazione artistica (immagine) che rivela un fenomeno, una
condizione”. Da poco meno di un secolo, la scultura Carrarese,
manca di una grammatica dei segni, di regole codificate per le copie;
MANCANO personalità, stile, scuole, rimarcanti la IL SEGNO E LA
TRACCIA NELLA SCULTURA: IL CAVALLO, IL GIGANTE, LE QUATTRO STAGIONI.
“Il segno è ciò che ci permette di tradizione e la genialità
dell'improvvisazione nel perseguire idee. E con ciò simboli,
significati, di una civiltà artigiana che ha sempre coltivato,
tramandandole, fior di individualità. Forse ciò che non ci
appartiene lo troviamo di scarso interesse; e poco nei modelli
commerciali o delle nuove forme, moderne, ci appassiona, se non in
maniera effimera. Perciò il nostro sentire volge solo alla
riconoscibilità delle cose, atte a soddisfare il contesto delle
nostre relazioni. Dobbiamo considerare il segno nel marmo – nei
vari passaggi dei ferri – l'affermarsi di una precisa identità e
volontà, siano esse tracce univoche o plurali (subbia, gradina
ecc..). “IL CAVALLO”, scolpito sottilmente con la sola subbietta
è godibile per gli effetti ordinati della pettinatura e nel
ricavare, con essa, anche particolari minimi (gli occhi). È la
percezione della forma, così come è composta da un segno
organizzato, che si insegue, si intreccia nei particolari, mai in
maniera casuale, il vero tratto espressivo, nel ritmo omogeneo del
reticolo. Lo stesso impasto lo troviamo nel “GIGANTE” del Baccio.
Oppure nelle “QUATTRO STAGIONI” in via del Carmine, nelle quali i
passaggi sono molteplici (compreso l'ugnetto, gradina, scalpello),
che ancora si notano bellissimi di getto ed abilmente trattati. Sono
tutt'altro che opere condizionate da una tecnica riproduttiva usuale,
libera da un modello di tipo meccanico (uso dei compassi o
“macchinetta”). In sintesi: se la parola esprime concetti,
pensieri, formula idee, progetti ed ipotesi; lo scolpire è la parola
del marmo, poiché riesce a comunicare e ad elaborare complessità.
“Gli artisti, gli artigiani, non vivono nel nulla emotivo, sono
testimoni del loro tempo in quanto eredi di una tradizione,
attraverso la quale attingono il flusso che forma, spiritualmente, la
loro personalità”.
Libero
Del Monte.
UN
GRADITO CONTRIBUTO DAL LIBERO DEL MONTE: “si tratta della statua di
un uomo a cavallo, incastrata nello spigolo di un'antica casa in via
Carriona. È una scultura equestre risalente all'epoca del basso
impero romano”.
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